venerdì 13 agosto 2010

AUTOVELOX - DENUNCIAMO I PRODUTTORI DI AUTOVETTURE PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE

Ci sono strade dentro i paesi entro le quali si può andare a 50 Km. orari così come debbo andare a 50 all'ora sulle strade statali a quattro corsie perchè passano vicino alle case ..... poi a volte non si vedono proprio dove siano le case.
Qualunque ora sia, qualunque giorno sia, con qualunque macchiana si viaggi.
Una cinquecento di trent'anni fa o una BMW nuova di pacca non conta.

In autostrada, in alcuni punti c'è il limite di velocità ad 80 Km orari, vale la regola di cui sopra.

Perchè si lasciano fabbricare le macchine super sicure nelle frenate, nelle accellerazioni, nel controllo della stabilità in curva.

Con 150-180 Cavalli, che raggiungono velocità da autodromo.

La mia Fiat Bravo tocca i 200 km/h a 120 km/h ti viene voglia di scendere a piedi ....

Bene, io sono istigato a delinquere.

Nella strada di Montelupo, a 94 km/h alle 17 di una domenica pomeriggio invece di offrirti un Cynar ti fanno 380 Euro di multa, ti tolgono dieci punti e ti sospendono la patente......

Colpa di Marchionne e Montezemolo.

Quando avrò un soldo in più li denuncio perchè mi hanno istigato al reato

lunedì 9 agosto 2010

GUERRA POLITICA AGLI AUTOVELOX

Sono immorali. Come può un uomo competere con una macchina? Come può un Macchina capire un uomo? Il ricorso se lo perdi paghi il doppio e non c'è ragione che tenga. Se non dichiari chi guida risparmi i punti ma paghi da un minimo di 256 ad un massimo di 1050 Euro.
Questo non è degno di un paese liberale e neppure di un paese umano ..... Se guidi con un bicchiere di vino bevuto a cena con gli amici e ti entra uno nel mezzo della strada quando torni sei considerato aal stregua di un delinquente, come chi guida drogato .... Omicidio Colposo.
Chi ha ucciso gente guidando contromano oggi guida beatamente il suo SUV.
Con la scusa della prevenzione si tartassano coloro che non possono fare a meno dei mezzi privati (per la totale assenza dei mezzi pubblici) e che sono costretti a peercorrere strade statali a tre corsie con il limite di velocitò a 50n Km orari in tratti brevissimi ma dove c'è l'autovelox .... lo stesso limite di velocità di ogni strada urbana di 6 metri di larghezza......
BASTA CON QUESTE SCUSE .....
Autostrada del Sole prima di Bologna provenendo da Firenze .... 90 Km orari su quattro corsie ...... Lo stesso limite di velocità della Fi-Pi-LI,m più basso dell'Aurelia ....
Oggi comincio una battaglia senza quartiere .... chi si vuole unire lo faccia .... Perchè posso anche perdere ma passare da bischero non mi piace

martedì 13 luglio 2010

LA DEMOCRAZIA DEI LEADERS ILLUMINATI


Apprendiamo che Bossi Umberto 1° si fida solo di suo figlio e che di fatto dovrebbe essere il suo successore.
Casini sembra non debba abdicare.
Berlusconi manco ci pensa, tanto è immortale.
A sinistra buio pesto.
Pannella vince su Dio e quindi non morirà neppure lui che se ne vada Bordin, chi se ne frega.
I partiti, comandati dai leaders, nominano i vassalli, valvassori e valvassini per Parlamento, Consigli Regionali, Provinciali e Comunali .... se ci sono figli tanto meglio.
Ma la democrazia sembra garantita ...... carissimi SERVI DELLA GLEBA ......

domenica 11 luglio 2010

BALLANDO SUL TITANIC (Già affondato)


Qualcuno ricorderà questo titolo, era di un editoriale del defunto settimanale IL SABATO, se togliamo ciò che è scritto tra le parentesi.
Oggi i giornali sono assillati tra vari problemi: Lodo Alfano, Tagli alle Regioni, la banda ex P2, la fine dell'idillio tra Fini e Berlusconi ecc... ecc...

Mentre le benche non scuciono più un euro, mentre una pensione che era di 1.500.000 lire (ricca) è diventata di 750 Euro (povera).

Ai nostri figli non dobbiamo insegnare il risparmio, anche perchè se depositi su un libretto i piccoli risparmi ti danno lo 0,0001% annuo.

Nessuno può comprarsi una casa perchè se per caso riuscissi ad avere il coraggio di chiedere un mutuo dovresti impegnare i beni di 7 generazioni e forse non basterebbe.

Allora che fare? Dobbiamo far girare l'economia nei centri commerciali, negli outlet, nei viaggi .....

Ci stanno mangiando anche gli ultimi spiccioli nella gaia bolla finanziaria speculativa che ci manda gli ultimi respiri sul fondo del nostro titanic ......

Buonanotte

lunedì 12 aprile 2010

E USCIMMO A RIVEDER LE STELLE



Percorso attraverso sei sezioni che descrivono il tenace rapporto tra i fratelli VAN GOGH ed il desiderio di compimento dell'essere nonstante le atrocità del destino.
La visione dei dipinti di Vincent e la lettura di brani tratti delle Lettere a Theo accompagneranno lo spettatore nella scoperta del pittore nella sua instancabile tensione ad un destino buono che si compie innanzitutto nell'indissolubile vincolo di fratellanza.

Venerdì 30 aprile 2010 ore 21,15
Campi Bisenzio
c/o Ristorante KLASS
Albergo WEST FLORENCE
Via Guinizzelli, 17

sabato 6 marzo 2010

FAMIGLIE PER L'ACCOGLIENZA TOSCANA-Gruppetto Famiglie Affidatarie


Caro Luciano,
ti scrivo come contraccolpo immediato alla serata di ieri che, come tutte le cose che ultimamente escono dall’esperienza che facciamo sono affascinanti per la concretezza di vita che esprimono; almeno io le percepisco così.
Nonostante la stanchezza che ci attanaglia il venerdì sera, dopo una settimana in cui c’è stato spazio per la scuola di comunità, per seguire una donna sconosciuta sei mesi prima al compimento ultimo del suo destino e doverne curare gli interessi personali e famigliari, l’accompagnare Herry nella sua avventura di vita che comprende anche lo sfasciarmi la macchina, dopo tutto il non banale che ci impegna tempo e cuore, tirare nel modo serrato fino oltre le 23,00 nel modo con cui abbiamo vissuto ieri il nostro incontro sull’accoglienza riempie il cuore di un desiderio immenso che quello che si vive possa essere per tutti.
Grazie davvero per ciò che stai facendo per noi, ..........per accompagnarci nell’esperienza che tenta di dire al mondo che nulla ci sconfigge: nemmeno la morte, la miseria, la fatica, il peccato.
Le facce commosse e grate degli amici che hanno vent’anni meno di noi e che ci riconoscono una paternità sono roba dell’altro mondo. Li stiamo accompagnando ad accogliere estranei nella loro vita e questi ci ringraziano. Li spingiamo a non accontentarsi e questi ci raccontano la bellezza della loro esperienza.
Sono certo che anche L. quando avrà scollinato la sua fatica e la fatica di chi ha accolto, sarà l’esempio vivente dell’assurdità terrena della Resurrezione. Nulla risorge se non Cristo e quello che nasce da Lui.
Nulla dona letizia, forza, certezza nella vita se non Lui e ciò che viene da lui.
Noi, nella leggerezza dell’esistenza del mondo, ci siamo e ci saremo con quella ingenua baldanza che Don Giussani ci ha trasmesso e, davvero e senza presunzione, Dio lo voglia anche agli altri.
Ci vediamo domani per un’altra giornata di vita vera,
Grazie di nuovo,
Tuo,
Emanuele

PER L’AMICO MARCELLO

PER L’AMICO MARCELLO Campi B.zio 2/2/2010
“Algo se muere ne l’alma quando un amigo se va” dice un canto della tradizione spagnola. Questo è ciò che sento adesso, un po’ di morte nell’anima che si quieta solo quando penso alle risate rauche di Marcello, a quel suo parlare deciso e determinato. Sempre determinato.
Niente grigi, come dicevamo stasera, o bianco o nero perché l’amicizia c’è o non c’è.
Io ho avuto la fortuna di essere il suo amico e ci teneva sempre a dirmelo. Mi imbarazzava per quante volte me lo diceva. Ed io che credevo di essere sempre in debito verso il suo affetto godevo della sua determinazione tanto che pensavo: “se insiste così forse è vero”.
Credo proprio fosse vero perché qualunque cosa gli chiedessi lui la faceva. Non mi diceva mai di no, anzi rilanciava sempre.
L’ho conosciuto alle mitiche feste della Misericordia, lui a cuocere le zonzelle ed io a fare il “cretino” sul palcoscenico; fino ad un mese fa si ricordava ancora due barzellette dette per microfono da me per ingannare il tempo nella preparazione delle feste, nonostante fossero passati trent’anni.
E poi, finito di cucinare e servita la cena alle centinaia di persone che mangiavano i suoi piatti, felice come un ragazzo che sa di aver fatto la cosa giusta ed averla fatta bene, si precipitava da me, sotto il palco, a dirmi che ero meglio di Jocelyn, ad incitarmi ed a portarmi il bicchiere di vino bianco e fresco.
Per me Marcello è la festa. La festa incommensurabile dell’amicizia vera che dà gioia, che allieta il cuore, che non teme nessuna fatica perché non esiste la fatica nell’amicizia.
La festa si ripeteva, come il ticchettìo dell’orologio ogni volta che ricominciava una giornata faticosa. Era una festa anche il suo brontolare per le cose che non gli tornavano e con tono secco non sentiva ragioni, se una cosa era fatta male era fatta male e basta, non la si correggeva si doveva buttare e rifare bene.
Godeva solo se faceva star bene gli altri e ce la metteva sempre tutta.
Quante serate, quante sigarette, quanto vino, quanta allegria nella semplicità e nella coscienza che darsi è bello. Tanto bello che non ci si fa caso se poi il tempo è passato troppo in fretta perché ci sarà domani per rifare festa.
Non finirà la nostra festa perché si è incastrata nell’anima, è diventata carne ed ossa, sangue e sudore e Gesù che l’ha vista la saprà giudicare per il meglio perché quello che ha dato senza risparmiarsi gli sarà reso con gli interessi.
Non ci deve essere tristezza, non ci può essere pianto nella disperazione perché la realtà si affronta da uomini veri, determinati e mai domi.
Così mi ha insegnato ad essere l’amico “Ramerino” e così vorrei essere per fare sempre festa e non si curare del tempo che passa …. Perché ci sarà anche domani per rifare festa.
Ciao Marcello, ci incontreremo presto e …. Quante risate rifaremo assieme.
Con immenso affetto, il tuo amico
Emanuele